La pulizia al tempo del Covid-19: un valore aggiunto per il cliente

Grandi discussioni si stanno facendo sulle distanze dei tavolini di bar e ristoranti, ombrelloni e lettini, con la speranza di poterle ridurre al minimo; ma siamo sicuri che chi desidera frequentare questi posti non vorrà premiare invece i luoghi dove si sentirà più sicuro?

Allo stesso modo il desiderio di svago, di riposo, del buon cibo, del divertimento passerà inevitabilmente attraverso l’osservazione puntuale del livello di pulizia e dell’avvenuta sanificazione.

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Così anche chi, fino a ieri, ha considerato la pulizia un elemento sacrificabile nella gestione delle proprie attività, oggi ha capito che igiene vuole dire sicurezza e benessere, anche psicologico, per clienti e dipendenti.

Ecco allora che il tema della pulizia, tanto sottovalutato, sale alla ribalta e ci si rende conto che non è facile pulire: servono conoscenze, prodotti specifici, attrezzature adeguate, per non dover dedicare più tempo o denaro a sanificare che a fare il proprio mestiere.

La pulizia non è un costo, è valore aggiunto per il cliente

Termini come competenza, produttività e ritorno dell’investimento non sono “inappropriati” per il mondo della pulizia, come tante volte, ahimé!, ci siamo sentiti dire da chi invece sostiene che “basta passare uno straccio…”

Per noi Specialisti questi sono i concetti chiave che, uniti all’attenzione per l’impatto ambientale, l’innovazione tecnologica e la solidità delle attrezzature, ci sono da guida per scegliere i prodotti e consigliare soluzioni customizzate su ogni specifica necessità.

Non è un caso che una sezione del nostro blog si chiami management!

Oggi la pulizia è parte integrante dell’offerta, una necessità che il cliente desidera soddisfare e che può diventare un driver di scelta rispetto alle proposte della concorrenza. E come caratteristica del prodotto/servizio deve essere analizzata nella sua interezza: dal costo complessivo al valore aggiunto che ne può derivare.