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IoT e cleaning: la rivoluzione sta arrivando…
L’Internet of Things (IoT) ha avuto un impatto importante negli ultimi anni in quasi tutti i settori industriali e ci si aspetta che i prossimi 5 anni portino ad un ulteriore sviluppo, garantendo la raccolta di grandi quantità di dati sempre più significativi per la gestione di tutte le nostre attività.
L’IoT è presente nelle nostre case (“Alexa, buongiorno!”), nelle aziende, nelle strutture sanitarie, nelle strade, tanto da esserci oggi più dispositivi IoT attivi che uomini sul pianeta. Secondo la società di ricerche di mercato Gartner oggi infatti sono presenti 14 miliardi di dispositivi IoT e saranno 25 miliardi entro il 2021.
IoT e cleaning
Anche il mondo del cleaning ha iniziato a utilizzare l’IoT con l’obiettivo di migliorare la produttività e ottimizzare i processi, utilizzando i dati raccolti provenienti da sistemi di tracciamento delle attrezzature (tracciamento della posizione, cronologia di utilizzo, carica delle batterie) e dalle operazioni di manutenzione. Ne avevamo parlato qui!
La vera rivoluzione però è ancora tutta da scrivere, grazie alle nuove funzionalità IoT presenti sulle macchine tipo la Tennant T7AMR che permetteranno di espandere l’uso di queste applicazioni e assicurare risultati certi nel rendere gli edifici più puliti, sani ed efficienti.
L’uso strategico dei dati
L’uso strategico dei dati è ciò che rende utile l’utilizzo di apparecchiature per la pulizia abilitate all’IoT. Questi dati possono essere osservati dall’operatore, dal capo cantiere fino a chi prende le decisioni più strategiche, con interpretazioni sempre più complete e complementari e condividibili anche con i soggetti terzi che richiedono il servizio di pulizia. Si potrebbero inoltre confrontare i dati prestazionali con sondaggi di gradimento di chi vive gli spazi, per verificare l’effettiva correlazione tra la pulizia e il benessere percepito o, ancor più importante, paragonare il livello di pulizia con i report sulla sicurezza e la salute dei lavoratori.
Intelligenza artificiale (AI)
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale su macchine per la pulizia con tecnologia IoT renderà ancora più semplice la raccolta e l’elaborazione dei dati, permettendo alla macchina di imparare dai dati raccolti, fino a prevederli. L’AI rende i semplici robot obsoleti rispetto ai cobot, robot collaborativi che interagiscono con l’ambiente circostante e con gli operatori con cui condividono mansioni. I Cobot hanno la capacità di perfezionare lo svolgimento dei compiti assegnati, incrementando la sicurezza, contribuendo a risolvere eventuali criticità, considerando anche aspetti come il risparmio energetico e i tempi di lavoro.
La rete 5G
Con la rete 5G la potenzialità dell’IoT sarà ancora maggiore, perché verrà incrementata la possibilità di raccogliere dati e accedervi con maggiore velocità. L’IoT è strettamente correlato alla connettività e il 5G permetterà a sempre più lavoratori di accedere a tutti i dati in modo efficiente e da qualsiasi luogo, limitando la necessità della presenza fisica, senza compromettere i risultati operativi.
Alle imprese di servizi è sempre più richiesto di aumentare il livello di pulizia, di dimostrare i risultati ottenuti, pur mantenendo costi ridotti. L’inserimento di macchine per la pulizia con tecnologie IoT e AI rappresenta oggi l’unica soluzione per distinguersi dalla concorrenza e non dover limare i margini di profitto.
Tennant T7 Amr sta arrivando in Italia… ed è un’esclusiva ISC
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