Fidelizzare le persone, raccogliere i dati per dimostrare le performance, utilizzare i cobot per ottimizzare il servizio. Questo è il futuro del cleaning

Il settore delle pulizie professionali è in piena espansione in tutto il mondo, sia perché ha avuto un ruolo centrale nella lotta contro la pandemia, sia perché aumentano le superfici da pulire, in particolare nelle aree del mondo in forte crescita edilizia.

Nonostante questo potenziale di crescita, l’industria del cleaning nel suo complesso sta affrontando una crisi che mette a rischio la crescita futura: lo scarso ricorso a tecnologie per l’automazione, che invece in altri settori vengono ampiamente sfruttate.

Persone: trovare e fidelizzare le persone sarà ancora più difficile per le imprese di pulizia

La pulizia è oggi un lavoro fortemente manuale e legato alla disponibilità di manodopera.

La manodopera pesa circa il 70% delle spese operative, ma il turnover sta aumentando, con numeri sempre più alti di dimissioni volontarie e difficoltà a trovare nuovo personalePer saperne di più sulle dimissioni nel mondo del cleaning, leggi questo interessante articolo: Social Equity – Time For Respect – ECJ (europeancleaningjournal.com)

Tradizionalmente il lavoro delle pulizie è sempre stato visto come umile (pensiamo a Cenerentola), e anche nelle pulizie professionali non si è saputo sottolineare l’importanza del ruolo degli operatori in termini di competenze specifiche e di formazione tecnica, rendendo la pulizia una professione scelta per necessità più che per gratificazione.La generazione dei Millenial, che sta diventando la più numerosa della forza lavoro, inoltre dichiara di voler lavorare nel digitale e in ambiti legati alla tecnologia. Senza la digitalizzazione, questo settore rischia di non trovare più personale motivato.

Dati: parallelamente vengono richiesti livelli di performance sempre più elevati

A complicare il lavoro delle imprese di servizi, si aggiunge un aumento delle aspettative dei clienti a livello di risultati;

ma come si valuta il livello di pulizia?

Non esistono metriche di performance affidabili o condivise: oggi la valutazione del “pulito” è estremamente soggettiva: si basa sull’osservazione visiva e su soluzioni manuali come elenchi di attività svolte.

Senza dati significativi sulle prestazioni di pulizia, non c’è modo di dimostrare di offrire effettivamente prestazioni superiori e conseguentemente di monetizzare una maggiore qualità del servizio.In un settore altamente competitivo, questa è un‘opportunità mancata per differenziarsi dai concorrenti che operano sui prezzi (il 40% delle imprese dichiara di trovare commesse offrendo prezzi più competitivi rinunciando ai margini).

Cobot: l’automazione rappresenta un punto di svolta nel settore delle pulizie industriali

In molti settori, l’automazione si è dimostrata efficace nel superare questi ostacoli, permettendo di creare posti di lavoro più attrattivi, aumentare la produttività, raccogliere e fornire dati sulle prestazioni, ridurre le attività faticose e noiose, migliorare la vita dei dipendenti.

Anche nel settore della pulizia industriale, l’inserimento di macchine autonome può portare a medesimi risultati, senza minacciare la forza lavoro. Inserendo macchine che svolgono autonomamente le attività di routine più faticose e ripetitive, come la pulizia dei pavimenti, il lavaggio delle superfici verticali o tagliare l’erba, le persone si potranno dedicare a svolgere attività di fino e a gestire le macchine, utilizzando i dati.

In questo modo sarà anche possibile standardizzare il processo in base alle richieste del cliente, potendo dimostrare un livello costante di pulizia. Gli operatori saranno poi maggiormente coinvolti e orgogliosi del proprio lavoro.

ISC sta investendo nel futuro delle pulizie

In ISC siamo sicuri che l’automazione sia il futuro e per questo stiamo investendo per trovare, testare, inserire nel mercato italiano cobot (robot che lavorano a fianco degli uomini) per la pulizia industriale.

Oltre alle Tennant AMR che per ora sono le uniche lavasciuga pavimenti ad essere realmente in uso in migliaia di edifici nel mondo, abbiamo inserito anche l’aspirapolvere Whiz di SoftBank, multinazionale leader nel settore della robotica di uso quotidiano.

Le prime esperienze in contesti reali ci stanno dando soddisfazioni, in modo particolare negli uffici di grandi dimensioni dove l’attività di aspirazione è molto faticosa per l’operatore e richiede molto tempo.

[AnythingPopup id=”1″]

Chiedi agli Specialisti

VUOI PASSARE ALLA PULIZIA AUTONOMA?

Chiedi consiglio agli Specialisti ISC! Ti guideremo e consiglieremo la giusta soluzione!

[AnythingPopup id=”1″]

Altri Articoli