Si dice che non si abbia mai una seconda possibilità di fare una buona prima impressione, ma questo è solo il primo dei molti motivi per cui una routine efficace di pulizia quotidiana è fondamentale. Un edificio pulito fa sentire le persone che lo vivono più sane e soddisfatte. Un elevato standard di pulizia migliora anche l’operatività e la produttività: i dipendenti sono più contenti, e si riduce il turnover. Quindi, è importante riconoscere quando è il momento di aumentare il livello di pulizia. Ma come si fa?
Ecco i 5 segnali che indicano che è giunto il momento di migliorare il livello di pulizia e come i cobot possono essere la soluzione!
1. Ci sono punti che a volte non sono puliti come ti aspettavi
Il momento dell’ispezione di pulizia è fondamentale per verificare che il processo di pulizia sia efficace e il personale addetto abbia seguito tutte le procedure. Se si riscontrano spesso delle anomalie rispetto allo standard richiesto, è necessario capire la motivazione.
Risultati discontinui possono essere causati da un elevato turnover, dalla mancanza di formazione dei dipendenti, dall’assenza di un operatore o dalla carenza di personale. Questi problemi possono essere ridotti tutti con l’inserimento di un cobot per la pulizia.
La tecnologia migliora l’efficienza e l’efficacia dell’intervento di pulizia, perché un cobot è programmato per eseguire una determinata attività sempre nello stesso modo, garantendo sempre lo stesso risultato. Al suo fianco, l’operatore potrà effettuare quelle attività più sofisticate che spesso, per mancanza di tempo, vengono trascurate.
L’automazione facilita anche il controllo delle attività. Gli operatori possono fornire dati sulla pulizia effettuata tramite la dashboard online. Le piattaforme di reporting di dati e analisi danno informazioni sui percorsi effettuati, la frequenza, la metratura coperta, ecc.
2. Il turnover del personale addetto alle pulizie è superiore agli standard del settore
Il turnover nel settore delle pulizie è sempre più elevato e fa aumentare i costi relativi al recruitment, alla formazione, all’onboarding e altro ancora. Quando questi costi iniziano a lievitare, è il momento di agire.
A differenza di quanto si possa pensare, le soluzioni di pulizia automatizzate si sono dimostrate uno strumento prezioso per la fidelizzazione dei dipendenti, in quanto aiutano a spezzare la monotonia. Mentre i robot svolgono compiti più noiosi e faticosi, come la pulizia dei pavimenti, il personale può dare priorità ad altre attività, come la spolveratura di aree difficili da raggiungere o la sanificazione o anche attività diverse, non strettamente legati alla pulizia. Soluzioni come Whiz, il robot aspirapolvere, possono ridurre fino al 30% il carico di lavoro di un operatore. Se abbinato poi ad altri robot collaborativi, come la lavasciuga pavimenti Cobi 18, le organizzazioni ottengono edifici più puliti e gli operatori hanno più tempo per concentrarsi su lavori più gratificanti.
Sebbene i robot per la pulizia siano ancora relativamente nuovi, molti settori hanno già beneficiato della robotica collaborativa, come quello della logistica, dove i lavoratori hanno riconosciuto la loro efficacia nel raggiungere i propri obiettivi. Anche il mondo dei white collar sta vivendo la medesima esperienza, come riportato dall’indagine di Tradeshift. Secondo questa indagine, infatti, i lavoratori della finanza ad esempio vedono l’automazione come un modo per eliminare il lavoro ripetitivo e noioso (prima ragione di infelicità sul posto di lavoro) dando loro l’opportunità di svolgere attività più strategiche e interessanti, mantenendo un sano equilibrio tra lavoro e vita privata.
3. Non è possibile assumere personale per coprire le posizioni aperte
Oltre al turnover, molte aziende in vari settori stanno lottando con la carenza di manodopera, specialmente in caso di lavori manuali faticosi (e possiamo aggiungere spesso malpagati) come in quello delle pulizie professionali. (Per approfondire, leggi l’articolo “Magazzinieri e addetti alle pulizie: i grandi assenti dal mondo del lavoro”)
Anche in questo caso, l’automazione può contribuire a risolvere il problema.
Le soluzioni di pulizia automatizzate sono progettate per lavorare a fianco dei dipendenti, ma al contempo li aiutano anche ad aumentare la produttività. Con i robot collaborativi, le organizzazioni possono quindi pulire in modo più efficiente supportando al contempo il personale.
4. Le recensioni negative relative alla pulizia in una sede fanno scendere le valutazioni complessive.
È molto difficile costruire una forte reputazione aziendale e una recensione negativa è capace di influenzare un eventuale nuovo cliente più di una positiva. Questo succede anche per la pulizia, e organizzazioni con più sedi (es. catene alberghiere) o imprese con più commesse (es. logistica in outsourcing) devono tenerne presente.
Come già detto, le soluzioni di pulizia automatizzate garantiscono un livello di pulizia costante, anche in caso di utilizzo su più sedi e percorsi, gestibili e memorizzabili dal sistema operativo, e verificabili successivamente tramite i report attività.
5. I dipendenti dei vostri edifici stanno prendendo più giorni di malattia
La presenza di contaminanti come sporco, polvere, batteri e virus può provocare disagi e fastidi a chi vive o lavora all’interno degli edifici. Si chiama la “Sindrome dell’edificio malato” e si verifica quando le persone che passano molte ore all’interno di spazi insalubri manifestano problemi di salute o malattie senza apparenti cause specifiche. Sintomi come allergie, raffreddori o anche stress e ansia, tendono a diminuire o a scomparire poco dopo aver lasciato l’edificio.
Quando le assenze aumentano in modo significativo o ci sono troppi reclami sulla pulizia dell’edificio, potrebbe essere il momento di intensificare la frequenza degli interventi di pulizia e disinfezione, oltre a verificare la corretta areazione e purificazione dell’aria.
Se alla pulizia dei pavimenti pensano Whiz (in caso di moquette) o Cobi in caso di pavimenti duri, il personale di pulizia può pulire e disinfettare con Victory tutte le superfici complesse. Purificatori stand alone per gli spazi piccoli o i-air per gli open space possono invece rendere l’aria più pulita.
Sei pronto a inserire un cobot nel tuo team?
Le macchine per la pulizia robotiche stanno aiutando le organizzazioni di molti settori a migliorare i loro standard di pulizia e a dimostrarli con i dati raccolti durante l’uso.
Inoltre, le soluzioni di pulizia automatizzate più efficaci, come Whiz di SoftBank, Cobi 18 di ICECobotics e le AMR di Tennant, non solo aumentano il livello di pulizia, ma aumentano anche l’immagine di chi li utilizza, comunicando innovazione, lungimiranza e visione strategica.
Vuoi capire se un cobot può essere la soluzione giusta per te?
Chiamaci per fissare un appuntamento e richiedere una dimostrazione.