L’economia circolare può essere applicata anche nella pulizia, rendendo il processo sostenibile e meno impattante sull’ambiente.
L’economia circolare (che si contrappone all’economia lineare) è l’economia che si basa sui concetti di riduzione nell’uso delle risorse, contenimento della produzione di rifiuti e re-immissione nel processo produttivo degli scarti.
Passare dall’economia lineare a cui siamo abituati, in cui l’approccio è produrre, usare, gettare e rimpiazzare, ad un’economia che si autorigenera, utilizzando sempre le stesse risorse, ovviamente non è facile, ma è dovere di tutti (privati, aziende, istituzioni) impegnarsi a cambiare paradigma, per il bene del nostro pianeta e dell’umanità.
Senza voler banalizzare l’impatto sui processi che l’applicazione rigorosa dei principi dell’economia circolare comporta per qualsiasi azienda, pensiamo che iniziare a conoscere e provare ad applicarne i concetti base sia un primo passo importante per prepararci ad una rivoluzione che pare ormai essere inevitabile. Pena l’estinzione.Ecco quindi alcuni suggerimenti per applicare nella pulizia i principi dell’economia circolare:
Motore elettrico
Quando possibile, utilizzare macchine con motore elettrico invece che diesel è sicuramente una scelta ecologica. La buona manutenzione delle batterie, con sistemi di rabbocco automatico con eventualmente sistema di controllo in remoto, permette di utilizzare le batterie più a lungo.
Acqua
L’acqua è una risorsa scarsa e utilizzare mezzi che consentono il riciclo dell’acqua (utilizzare la stessa acqua più volte) comporta risparmi importanti nell’uso della materia prima, nonché risparmi di processo grazie all’eliminazione dei tempi morti di carico serbatoi.
Detergenti
Le macchine per la pulizia nella maggior parte delle situazioni lavano efficacemente anche senza detergente. Limitare l’utilizzo dei detergenti riduce l’inquinamento delle acque e soprattutto elimina la produzione, il trasporto e la gestione del vuoto degli imballaggi in plastica.
Allungare il ciclo di vita del prodotto
Un metodo per ridurre gli scarti è allungare il ciclo di vita del prodotto, cioè fare in modo che il prodotto (nel nostro caso la macchina per la pulizia) duri più a lungo. Bisogna abbandonare la tentazione di comprare solo per il prezzo, pensando “intanto quando si rompe, si rovina, non mi serve più, lo butto!” Perché a lungo termine non c’è vantaggio economico e si crea molto costo per l’ambiente. Per allungare la vita utile di un macchinario, bisogna investire in manutenzione e in formazione. La cura nell’utilizzo quotidiano, il controllo continuo, la manutenzione preventiva, le riparazioni da parte di tecnici esperti, sono tutte attività volte a fare durare una macchina più a lungo.
Rigenerare
Quando una macchina si rompe o non è più efficiente come all’inizio della propria vita, non necessariamente è da buttare, perché opportunamente revisionata, con le giuste sostituzioni e i corretti accorgimenti, può essere utile magari in un altro ambiente o a un’altra persona. Questo è il lavoro che effettuano gli Specialisti tecnici ISC: prendere la macchina che non risponde più alle esigenze di un cliente, e renderla nuovamente utile e capace per lo stesso o un altro cliente, donando a quella macchina nuova vita. Le macchine Tennant si prestano particolarmente a questa “rigenerazione” perché sono macchine già progettate per durare a lungo e offrire prestazioni elevate.
Re-immettere gli scarti nel processo produttivo
Riciclare tutto quello che è possibile riciclare, eseguendo con attenzione la raccolta differenziata. Il pensiero del riciclo deve nascere all’acquisto del prodotto, anche nel caso di prodotti per la pulizia, eliminando quelli che a termine vita non potranno essere riciclati.
NON PAROLE,
MA FATTI!
Chiedi consiglio agli Specialisti ISC! Ti guideremo e consiglieremo la giusta soluzione!