Come ormai abbiamo tristemente imparato, ogni volta che la curva dei contagi torna a salire, qui in ISC iniziamo a ricevere mille richieste sull’atomizzatore elettrostatico Victory.
Questo vuol dire che continua a persistere l’idea che l’attività di sanificazione sia necessaria solo per il Coronavirus, quando invece esistono tanti altri patogeni che sopravvivono sulle superfici, alcuni anche più pericolosi e resistenti del Coronavirus.Per sanificare non basta rimuovere lo sporco (attività imprescindibile in qualsiasi contesto): è necessario far seguire operazioni volte ad abbattere la carica microbica di un ambiente, cioè disinfettare.
Per disinfettare sono necessari prodotti disinfettanti (biocidi o presidi medico-chirurgici), la cui efficacia nei confronti dei diversi microrganismi deve essere dichiarata in etichetta.Alcuni agenti patogeni possono sopravvivere sulle superfici per mesi, causando una fonte continua di trasmissione se non vengono prese misure di disinfezione adeguate. Più resistente poi è l’agente patogeno, più potente deve essere il metodo di disinfezione e sterilizzazione usato per eliminarlo.
Ma quali virus e batteri ci sono negli ambienti della vita quotidiana, come uffici, negozi, mezzi di trasporto, camere d’albergo, ecc?In inverno, i più diffusi sono il virus influenzale e il Norovirus che, pur non essendo pericolosi, causano ogni anno la perdita di migliaia di giorni di lavoro con un costo molto consistente per le aziende e la società.
Per questi motivi, dobbiamo imparare a rendere la disinfezione un’attività routinaria, dobbiamo imparare a richiedere/inserire le attività di sanificazione degli spazi nei protocolli di pulizia anche degli ambienti a basso rischio.
Ed è in questo contesto che l’atomizzatore elettrostatico Victory si differenzia da qualsiasi altro metodo di disinfezione: rendere ordinaria un’attività da sempre considerata straordinaria.
Uno dei valori della pulizia è la sicurezza
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