Dal 15 ottobre, in Italia sarà richiesto il Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro, in modo da tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori, contenere la diffusione dei contagi e prevenire nuove chiusure generalizzate che impatterebbero negativamente sull’economia 

Questo obbligo però non deve essere inteso come un “Tana, libera tutti”, perché sappiamo che il virus potrebbe comunque circolare… Certamente è atteggiamento umano mollare un po’ la guardia quando ci si sente più sicuri, ma come su qualsiasi altro tema di sicurezza sul lavoro, questa superficialità può costare caro.  

Per questo abbiamo voluto rileggere le linee guida ILO (International Labour Organization) sulle condizioni di sicurezza nel contesto Covid-19, dove vengono definiti alcuni punti essenziali da mettere in pratica, anche nella nuova normalità.  

Ecco quali sono e perché dovrebbero essere implementati sempre:

1Effettuare una valutazione continua dei rischi di contagio in relazione alle attività che vengono svolte all’interno dell’azienda. Oggi parliamo di coronavirus, ma virus e batteri sono causa di contagio anche di molte altre malattie: limitarne la diffusione è importante per i lavoratori che si ammaleranno meno, per la comunità e per l’azienda stessa che ne avrà ripercussioni sulla produttività.

2Cercare di applicare, in base anche alla specificità del settore e della forza lavoro impiegata misure di prevenzione, anche di distanziamento, per ritrovare un sereno vivere comune. Se, come speriamo potremo tornare a stringerci la mano e abbracciarci, sul luogo di lavoro sarà comunque opportuno evitare situazioni di assembramento che, oltre a essere causa di contagio, sono pesanti psicologicamente e fisicamente per il lavoratore.

3Durante il Covid, si è molto sottolineato l’importanza della ventilazione nei luoghi di lavoro. La qualità dell’aria indoor è una condizione necessaria per garantire la sicurezza delle persone che vivono gli spazi, ma è anche essenziale per salvaguardarne il benessere: gli inquinanti nei luoghi chiusi possono provocare disturbi respiratori, maggiore stanchezza e scarsa concentrazione. Ne abbiamo parlato in questo articolo QUI.4La pulizia delle superfici è un altro tema a noi particolarmente caro. Sulle superfici possono depositarsi e proliferare agenti patogeni di ogni genere, anche molto più persistenti del coronavirus. Per eliminarli, è necessario incrementare la frequenza di pulizia, in base alla frequentazione degli spazi e prevedere anche la fase di disinfezione, che varierà nella metodologia e cadenza in base allo specifico settore. Per lo stesso motivo, devono essere sempre disponibili strutture adeguate all’igienizzazione delle mani, in modo da mantenere nel tempo la buona abitudine del lavaggio delle mani che è la più semplice, ma più importante, raccomandazione per evitare la trasmissione di malattie.

5L’Organizzazione Internazionale del Lavoro sottolinea inoltre l’importanza della disponibilità gratuita dei dispositivi di protezione individuale per i lavoratori. Le mascherine sono un DPI e ora tutti siamo abituati ad indossarla senza problemi, ma a prescindere dal Covid, questi e altri dispositivi di protezione sono necessari nello svolgimento di alcune attività lavorative. Come lavoratori, Impariamo innanzitutto a essere consapevoli dell’importanza di questi strumenti e sfruttiamoli al massimo quando ci vengono forniti, perché possono essere scomodi, poco pratici, fastidiosi, ma possono salvarci da incidenti e malattie.6Predisporre supporto psicologico al personale è un elemento necessario durante la crisi pandemica che stiamo vivendo, ma perché non mantenerlo anche dopo? Il benessere psichico dei lavoratori deve essere considerato in modo complementare a quello fisico, perché persone felici e soddisfatte portano benefici all’azienda, alla famiglia, alla collettività.   

Come ultimo punto, l’Oil inserisce la formazione e la distribuzione di materiale informativo sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. La formazione e la consapevolezza dei rischi sono la base di partenza per poter sperare di avere finalmente luoghi di lavoro sicuri, riducendo così i numerosi incidenti anche mortali che ogni anno segnano il mercato del lavoro in Italia!

Pandemia o no, queste raccomandazioni sono la base della sicurezza sul lavoro. Siamo stati obbligati a ripassarle. Ora, speriamo di non dimenticarle più!

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