Durante la pandemia, come è successo per la pulizia e la disinfezione delle superfici, anche l’importanza della qualità dell’aria indoor è “balzata agli onori della cronaca”.  

Eppure il problema dell’inquinamento indoor è noto da molti anni, tanto da essere inserito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra i principali rischi per la salute umana: l’aria interna, quella che respiriamo a casa e nei luoghi di lavoro, può essere fino a 5 volte più inquinata di quella outdoor.

Ma come è possibile che nei luoghi dove passiamo quasi il 90% del tempo (tra casa, ufficio, scuola, ristoranti, palestre, ecc…) si concentrino tanti inquinanti e quali sono le conseguenze dell’aria cosiddetta “viziata”?

Nel rapporto 117/2010 “Inquinamento indoor: aspetti generali e casi studio in Italia” svolto dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientalesi spiega che “anche se a basse concentrazioni, la presenza di contaminanti negli ambienti confinati può avere un importante impatto sulla salute e sul benessere degli occupanti a causa di esposizioni di lunga durata. (Fonte QUI)

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Le fonti di inquinanti più comuni hanno origine nell’ambiente stesso: dal fumo ai prodotti di pulizia, dalle stampanti ai solventi, fino ai materiali da costruzione agli antiparassitari. Le conseguenze sulla salute possono includere irritazione a naso, occhi e gola, vertigini, mal di testa, problemi respiratori, e molte altre patologie.

Le raccomandazioni per limitare i rischi del contagio da Covid-19 in ambienti chiusi, tra cui areare spesso gli ambienti, sono le stesse che aiutano a migliorare la qualità dell’aria interna: bisognerebbe aprire le finestre molte volte al giorno, possibilmente creando corrente, per favorire un ricambio d’aria continuo.Scarica l’opuscolo dell’Istituto Superiore di Sanità “L’aria nella nostra casa: come migliorarla?

Esistono, inoltre, alcune soluzioni tecnologiche per rendere gli ambienti più accoglienti, anche da un punto di vista dell’aria che respiriamo e che sono particolarmente utili quando aprire le finestre comporta fare entrare il freddo, con uno spreco di energia e con il rischio di ammalarsi.  

Tra le varie soluzioni, noi abbiamo scelto due tipologie di prodotto con tecnologie diverse, ma entrambe con efficacia certificata, per poter rispondere alle diverse esigenze di copertura in termini di metri quadri: per ambienti fino a 100 m² ci sono i purificatori a ioni di Bioxigen, per superfici fino ai 500 m², invece, c’è il purificatore d’aria i-air PRO di i-team, con filtro MERV-19.

I prodotti stand-alone di Bioxigen, un’azienda italiana che dal 2003 si occupa esclusivamente di purificazione dell’aria e delle superfici e che ha ottenuto certificazioni e validazioni dei risultati (tra cui anche contro il coronavirus) da laboratori indipendenti.

I prodotti Bioxigen sono disponibili online sul nostro shop:

Purificatore aria a ioni mod. MAIA

Purificatore aria a ioni mod. TRIS

Purificatore aria a ioni mod. SFERA

Purificatore aria a ioni mod. SFERA con piantana

Purificatore i-air PRO con filtro MERV19

L’i-air PRO è l’unico purificatore d’aria stand alone con una efficacia MERV19 dei filtri, adatto a spazi medio-grandi (dai 500 mq). Migliora la qualità dell’aria indoor, filtrando e trattenendo anche le particelle più piccole e reimmettendo aria pulita e sanificata. Scopri di più nella pagina di prodotto.

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