Sapevi che le batterie al piombo sono state inventate addirittura nel 1859, lo stesso anno in cui a Londra il Big Ben suonò per la prima volta?
Molto è cambiato in 165 anni. Le batterie al piombo in uso oggi non sono uguali alle batterie utilizzate nel 1859, e nemmeno a quelle di cinque anni fa.
Oggi di batterie al piombo ne esistono di 3 tipi, le batterie al GEL, le batterie AGM (Absorbent Glass Mat) e batterie ad acido libero: le differenze tra queste tecnologie consistono principalmente nelle tecniche di ricarica e nei diversi materiali usati, che le rendono idonee ciascuna per diversi tipi di utilizzo e sollecitazione, come si vede nella tabella seguente.
BATTERIE AD ACIDO LIBERO
PRO
[dt_vc_list style=”3″ bullet_position=”middle”]- Leggere
- Economiche
- Alta intensità energetica
CONTRO
[dt_vc_list style=”3″]- Rischio di esalazioni
- Manutenzione necessaria
BATTERIE AGM
(absorbent glass mat)
PRO
[dt_vc_list style=”3″ bullet_position=”middle”]- Alta capacità di avviamento
- Non perde
- Non serve manutenzione
- Ricarica veloce
- Resiste a urti e vibrazioni
CONTRO
[dt_vc_list style=”3″]- Dimensioni più grandi
- Più costose
BATTERIE
AL GEL
PRO
[dt_vc_list style=”3″ bullet_position=”middle”]- Impermeabili
- Durano a lungo
- Resiste a urti e vibrazioni
CONTRO
[dt_vc_list style=”3″]- Piastre delicate
- Più costose
Attenzione ai cicli di ricarica
Le batterie al piombo hanno un tot di cicli di ricarica predefiniti. Per cui, ogni volta che si ricarica la macchina si consuma un ciclo di ricarica. Per fare in modo quindi che la batteria duri più a lungo è consigliabile caricare la batteria solo quando è scarica.
Facciamo un esempio: se le batterie garantiscono alla macchina un’autonomia di lavoro di 2 ore e mezza, e la macchina è stata utilizzata per 30 minuti, non è corretto metterla in carica.
Attenzione però! Le batterie non dovrebbero mai essere completamente scariche. Anche quando la chiave della macchina è in posizione “OFF”, ci sono componenti elettrici che assorbono l’energia delle batterie. È buona norma quindi caricare le batterie almeno 1 volta al mese, anche se la macchina non viene utilizzata.
Inoltre, ci sono alcune considerazioni da tenere a mente sui cicli di ricarica:
✓ Non tutti i cicli di ricarica sono uguali. Un ciclo di ricarica del 20% della capacità della batteria non conta come un ciclo di ricarica dell’80%.
✓ Non ricaricare le batterie al Piombo più di una volta ogni 24 ore.
✓ Caricare le batterie in una zona ben areata, per evitare possibili accumuli di gas.
Ricarica quotidiana
Se la macchina viene utilizzata tutti i giorni, è necessario garantirne ogni giorno l’autonomia necessaria a completare il lavoro quotidiano.
Per cui, anche se la buona prassi dice di far scaricare le batterie prima di avviare un ciclo di ricarica, bisogna fare in modo che la macchina possa effettuare il proprio lavoro il giorno successivo.
Facciamo un esempio. Se la lavasciuga pavimenti uomo a piedi viene utilizzata più di 20 minuti al giorno, per garantirne l’autonomia il giorno successivo, è consigliabile alla fine di ogni giornata di lavoro o prima di utilizzarle il giorno seguente, ricaricarla completamente.
L’errore da non commettere è ricaricare le batterie senza completare il ciclo di ricarica perché impatta negativamente sulla durata della batteria stessa.
Controlla il livello del liquido
In caso di batterie ad acido liquido, bisogna controllare il livello del liquido in ogni cella almeno settimanalmente, dopo aver effettuato la ricarica delle batterie.
Verificare che la parte superiore delle piastre di piombo non sia visibile sopra il livello del liquido. In caso contrario è necessario aggiungere acqua distillata. Attenzione però a non riempirla eccessivamente perché il volume del fluido aumenta durante il ciclo di carica e può fuoriuscire dalla batteria.
Dopo aver completato un ciclo di ricarica, controllare il livello del liquido in ogni cella e verificare che siano tutti riempiti al livello corretto ed aggiungere acqua distillata se necessario.
Per facilitare i nostri clienti nella gestione delle batterie a piombo acido, in ISC installiamo sulle macchine il sistema del rabbocco automatico. Scoprilo in questo articolo.
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