Nel 2019, il termine DPI non significava nulla per la maggior parte delle persone. E poi, nel 2020, I Dispositivi di Protezione Individuale sono saliti alla ribalta delle cronache mondiali. Guanti, mascherine, visiere sono diventati prodotti tra i più richiesti al mondo, mandando in crisi anche i settori in cui queste protezioni si utilizzavano già da tempo, come nella pulizia professionale.

Il 28 giugno in Italia si potranno finalmente togliere le mascherine all’aperto e speriamo che presto anche all’interno il loro uso diventi solo una scelta individuale e altruista, in caso di raffreddore o sintomi influenzali…

Mentre per le attività lavorative in cui i dispositivi di protezione erano già richiesti, speriamo si sia consolidata la consapevolezza della loro importanza e si sia superata l’ostentata sicurezza di chi pensa che a lui “proprio non serve”…

Ecco quali sono i DPI che dovrebbero essere sempre utilizzati nelle pulizie professionali per garantire la sicurezza degli operatori e perché: 

Mascherine e visiere sono una priorità quando si utilizzano prodotti chimici aggressivi

Prima della pandemia, mascherine e visiere si vedevano solo in ospedale o negli ambienti sanitari, per mantenere un ambiente “sanificato” e poter assistere le persone vulnerabili senza il timore di trasmettere malattie e infezioni. Oggi ci siamo abituati a vederli in tutti gli ambienti, come protezione collettiva.Nella pulizia professionale invece mascherine e visiere sono un modo per evitare di inalare sostanze chimiche o di essere colpiti da schizzi sul viso.  In alcune situazioni, è inevitabile utilizzare prodotti chimici, anche pericolosi, che possono essere dannose per la pelle o per i polmoni ed è quindi necessario indossare questi dispositivi per proteggere le parti più vulnerabili del nostro corpo, come bocca, occhi e naso.

I guanti per proteggere la pelle e evitare la contaminazione incrociata  

A partire da febbraio 2020, si è iniziato a pulire con maggiore frequenza tutte le strutture, pubbliche e private, per cercare di ostacolare la diffusione del Covid-19 e questo ha significato una maggiore esposizione a sostanze chimiche potenzialmente irritanti e ad un maggiore lavaggio delle mani che può seccare rapidamente la pelle.Per proteggere la pelle da sostanze chimiche (corrosive, irritanti, infiammabili o altro), l’OSHA (Occupational Safety and Health Administration) consiglia di indossare guanti durante le operazioni di pulizia. Questo sia per proteggere le mani e i polsi da sostanze chimiche potenzialmente dannose, ma soprattutto per proteggersi dal contatto diretto con materiali a rischio biologico.

I guanti devono essere cambiati frequentemente per evitare la contaminazione incrociata tra le aree della struttura.

Gli occhiali di protezione andrebbero indossati praticamente sempre

Gli occhi sono delicati. È facile danneggiarli ed è per questo che la loro protezione è estremamente importante in moltissime attività, anche quelle di pulizia.

Gli occhiali di protezione dovrebbero essere indossati sempre: anche quando si fa qualcosa di apparentemente innocuo, come il maneggiare un detergente delicato che, se arriva negli occhi, di delicato non ha proprio nulla!Occhiali o visiere dovrebbero essere utilizzati anche durante la pulizia quotidiana, se solleva polvere, sporco o altri particolati che possono entrare nell’occhio dell’operatore.

Oggi fortunatamente gli occhiali protettivi sono molto meglio di quelli di una volta. Non si parla più di occhiali stile laboratorio, ma di modelli che possono anche essere belli!

Calzature adeguate, anche d’estate, per non scivolare

Gli operatori di pulizia lavorano quasi sempre con acqua o sostanze umide per pulire superfici e pavimenti. Le scarpe chiuse e antiscivolo sono fondamentali per ridurre al minimo il rischio di scivolare e cadere, rischiando di farsi male.

Tute, in caso di rischio biologico

Quando c’è il rischio di entrare in contatto con materiali o sostanze particolarmente rischiose per la salute, l’unico modo per proteggersi è indossare anche le tute che coprono totalmente il corpo. Al di fuori della pandemia, questa situazione si presenta solitamente solo all’interno di ambienti sanitari o industrie chimiche, ma avere una tuta con sé da indossare in caso di necessità è una buona abitudine.

La formazione è il più importante dispositivo di protezione

La formazione non è un dispositivo, ma rappresenta l’arma principale per ridurre il rischio di incidenti sul lavoro e malattie professionali, per cui non deve essere mai sottovalutata.

Gli operatori di pulizia devono sapere come utilizzare, dosare, miscelare e conservare i prodotti chimici per la pulizia e disinfezione, devono riconoscere o almeno essere informati sulla presenza di sostanze che possono causare irritazioni, eruzioni cutanee, ustioni, asma e altro.

Per mantenere una struttura sana e pulita, devono saper proteggere anche loro stessi.

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